TEEN not NEET - Laboratori di soft skills
Social causes Inserimento lavorativo, Formazione professionale, Istruzione | Beneficiaries Neet | Details about non financial support
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Adolescenza e preadolescenza sono spesso definite come le “età dell’incertezza”: è durante questi periodi che i giovani iniziano a dare forma alle loro vite, strutturandosi come individui autonomi e imparando ad inserirsi armonicamente in una collettività.
Tutti e 3 i centri di formazione professionale coinvolti nel progetto si rivolgono ad adolescenti con fragilità, provenienti da contesti sociali in cui è difficile assimilare competenze relazionali forti.
Competenze sempre più richieste dal mondo delle aziende e senza le quali si rischia di vanificare tutti gli sforzi messi in campo dagli istituti per l'inserimento dei ragazzi.
I contesti sociali in cui operano i 3 istituti presentano infatti tassi di abbandono scolastico elevati.
Infatti, secondo lo studio OpenPolis di febbraio 2021, basato su dati Eurostat 2019, la percentuale di NEET nella fascia compresa tra i 15 e i 24 anni in Italia è del 18,1% e nella sola Regione Campania la percentuale sale al 27,30%.
Per quanto riguarda la regione Lombardia, la percentuale è meno preoccupante, ma comunque sempre molto alta (17,4% considerando fascia d’età 15-29 anni).
TEEN not NEET è un progetto che ha come obiettivo quello di migliorare le competenze trasversali di 15 studenti inseriti al 2° anno di corso, per permettere loro di essere pronti ad affrontare il mondo del lavoro e la vita.
Le competenze allenate
Nello specifico i laboratori di soft skills vogliono fornire ai partecipanti:
Il progetto prevede 3 laboratori, uno per centro di formazione professionale, focalizzati ciascuno su una competenza trasversale specifica.
Ciascun ente invierà 5 dei propri studenti più meritevoli del 2° anno in ciascuno dei centri identificati a rotazione. Questo permetterà ai ragazzi non solo di acquisire diverse competenze trasversali da ciascun laboratorio svolto ma anche di adattarsi a contesti culturali e di vita differenti dal proprio attraverso il viaggio, la scoperta e lo scambio con i propri coetanei. Il viaggio rappresenta infatti uno strumento educativo fondamentale nel progetto. Un mezzo con il quale stimoliamo i ragazzi a socializzare ed allargare i propri orizzonti varcando i confini del proprio contesto.
L’opportunità di uscire dal mondo ristretto, in cui i ragazzi quotidianamente vivono, agevola il confronto con modelli diversi da quelli usuali, amplia le conoscenze, stimola la curiosità innescando il cambiamento. I 15 beneficiari, una volta rientrati nelle loro scuole, avranno poi il compito di trasferire quanto appreso ai propri compagni in un’ottica di peer to peer education.
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